Aprire la busta (o l’email) e scoprire una bolletta del gas troppo alta è un vero shock, specialmente durante i mesi invernali. Prima di pensare al peggio, è importante capire che le cause possono essere molteplici e non sempre si tratta di un errore a tuo svantaggio. Potrebbe trattarsi di un conguaglio, di consumi stimati o di un prezzo variabile che è salito.
In questa guida pratica, ti spieghiamo esattamente cosa fare passo passo quando ricevi una bolletta del gas anomala, come capire da cosa dipende e come reclamare formalmente al tuo fornitore (Eni Plenitude, Enel, A2A, Iren, ecc.).
Indice dei Contenuti
- Perché la Bolletta del Gas è Alta? Le 4 Cause Principali
- Bolletta Alta? La Checklist di Verifica (Cosa Fare Subito)
- Come Inviare un Reclamo Formale Scritto
- Tempi di Risposta e Procedura di Conciliazione (ARERA)
- [ATTENZIONE] Sospetti una Fuga di Gas?
- Domande Frequenti (FAQ) sulla Bolletta Gas
Perché la Bolletta del Gas è Alta? Le 4 Cause Principali
Un importo anomalo può dipendere da diversi fattori. Ecco i più comuni da verificare subito sulla tua bolletta:
1. Il Maxi-Conguaglio (Letture Stimate vs. Reali)
È la causa più frequente. Se il tuo fornitore ti ha inviato per mesi bollette basate su “consumi stimati” (perché non ha ricevuto l’autolettura o la telelettura), la prima bolletta basata sulla “lettura reale” conterrà un conguaglio per pareggiare i conti. Se hai consumato di più di quanto stimato, il conguaglio sarà alto.
2. Aumento del Prezzo della Materia Prima (PSV)
Se hai un contratto a prezzo variabile (indicizzato al PSV, il mercato all’ingrosso del gas), un aumento dei mercati energetici si rifletterà direttamente sulla tua bolletta. Controlla il “costo per Smc” (Standard Metro Cubo) e confrontalo con le bollette precedenti. Anche se hai consumato uguale, il prezzo può essere raddoppiato.
3. Malfunzionamento del Contatore o Errore di Lettura
È più raro, ma può succedere. Il contatore potrebbe essere guasto e registrare consumi anomali, oppure la lettura (se fatta da un operatore) potrebbe essere stata trascritta male. In questo caso hai diritto a una verifica tecnica.
4. Consumi Effettivi Aumentati
Sembra banale, ma va verificato. È cambiato qualcosa nelle tue abitudini? Un inverno più rigido, una nuova caldaia (magari impostata male), più persone in casa? Un aumento dei consumi in Smc (Standard Metro Cubo) porta inevitabilmente a una bolletta più cara.
Bolletta Alta? La Checklist di Verifica (Cosa Fare Subito)
Non farti prendere dal panico. Prima di inviare un reclamo formale, esegui questi 3 passi fondamentali:
- Esegui l’Autolettura: Vai al tuo contatore del gas e segna il numero esatto dei consumi. Confrontalo con quello indicato nella bolletta che stai contestando. Se il numero sul contatore è più basso di quello in bolletta, si tratta quasi certamente di un errore di stima e hai diritto a un ricalcolo.
- Confronta i Dati: Prendi la bolletta dello stesso periodo dell’anno precedente (es. Gennaio 2025 vs Gennaio 2024). Confronta sia i “Consumi (Smc)” sia il “Costo unitario della materia prima”. Questo ti dirà subito se il problema è quanto hai consumato o quanto lo hai pagato.
- Contatta il Servizio Clienti: Fai una prima chiamata al numero verde del tuo fornitore. Spiega il problema con calma e fornisci la tua autolettura. Spesso, se si tratta di una semplice stima errata, l’operatore può avviare una rettifica immediata e sospendere il pagamento.

Come Inviare un Reclamo Formale Scritto
Se la telefonata non ha risolto il problema, o se si tratta di un importo che vuoi contestare formalmente, devi inviare un reclamo scritto. Solo questo ha valore legale.
I canali ufficiali (cerca quelli specifici del tuo fornitore: Eni Plenitude, A2A, Iren, Hera, ecc.) sono:
- Area Clienti Online (Consigliato)
- PEC (Posta Elettronica Certificata)
- Raccomandata A/R
Nel reclamo, che puoi basare sul nostro modulo di disdetta e reclamo generico, devi sempre includere:
- I tuoi dati (Nome, Cognome, C.F.)
- Il Codice PDR (Punto di Riconsegna), che identifica la tua utenza gas (lo trovi in bolletta).
- Il numero della bolletta che contesti e l’importo.
- La lettura del contatore che hai rilevato (autolettura) e la data in cui l’hai fatta.
- Una richiesta chiara (es. “Chiedo il ricalcolo della fattura n. XXXX sulla base dei consumi reali” o “Chiedo la rettifica dei consumi stimati”).
Tempi di Risposta e Procedura di Conciliazione (ARERA)
L’Autorità (ARERA) stabilisce tempi precisi. Il fornitore di gas deve darti una risposta scritta e motivata entro 40 giorni solari dalla ricezione del tuo reclamo.
Se il reclamo viene accolto, il fornitore emetterà una nuova bolletta ricalcolata o accrediterà l’importo pagato in eccesso sulla bolletta successiva. Se non hai ancora pagato, chiedi formalmente nel reclamo la sospensione dei termini di pagamento in attesa dell’esito.
Se il fornitore non risponde entro 40 giorni o la risposta è negativa, puoi rivolgerti al servizio di Conciliazione Gratuita di ARERA (tramite la piattaforma ConciliaWeb), esattamente come abbiamo visto per i reclami sulla bolletta ENEL.
[ATTENZIONE] Sospetti una Fuga di Gas?
INFORMAZIONE CRITICA: Se la bolletta è alta e senti odore di gas, il problema è diverso e urgente. Non chiamare il fornitore (es. Eni), ma il Pronto Intervento Gas gestito dal Distributore locale (es. Italgas, 2i Rete Gas). Il numero verde è gratuito, attivo 24/7 e lo trovi scritto in grassetto sulla prima pagina della tua bolletta. Apri le finestre, chiudi il rubinetto centrale del gas e non accendere luci o apparecchi elettrici.
Domande Frequenti (FAQ) sulla Bolletta Gas
Posso chiedere la rateizzazione di una bolletta gas troppo alta?
Sì, è un tuo diritto in molti casi. Puoi chiedere la rateizzazione se la bolletta di conguaglio è superiore a una certa percentuale della media delle tue bollette precedenti (i parametri sono fissati da ARERA). Puoi chiederla anche se la bolletta è alta a causa di un malfunzionamento del contatore accertato. Contatta subito il tuo fornitore per richiederla, preferibilmente prima della scadenza della bolletta.
Cosa significa “prescrizione bollette gas 2 anni”?
Questo è un punto fondamentale. Grazie alla “prescrizione breve”, il fornitore non può più chiederti di pagare consumi di gas che risalgono a più di 2 anni fa. Se ricevi un maxi-conguaglio che include consumi del 2022 (e siamo nel 2025), puoi contestare quella parte della fattura inviando un reclamo scritto e invocando la “prescrizione biennale”.
La bolletta è alta ma i consumi (Smc) sono giusti. Perché?
Se i tuoi consumi in metri cubi (Smc) sono in linea con l’anno precedente, ma l’importo in euro è il doppio, il problema è il prezzo. Significa che il costo della materia prima gas è aumentato. Questo succede se la tua offerta a prezzo fisso è scaduta e sei passato a un prezzo variabile (indicizzato al PSV) proprio durante un picco di mercato. È il momento di confrontare le offerte e valutare un cambio fornitore.
A chi invio il reclamo: fornitore (Eni, Enel…) o distributore (Italgas…)?
Il reclamo per problemi di fatturazione (importi, conguagli, prezzi) va Sempre inviato al Fornitore (la società con cui hai il contratto e che ti manda la bolletta, es. Eni Plenitude, Enel Energia, Iren, A2A). Il Distributore (es. Italgas, 2i Rete Gas) è il proprietario dei contatori e delle tubature; va contattato solo per guasti tecnici, letture o fughe di gas (tramite il numero di Pronto Intervento).
Analizzare una bolletta del gas può sembrare complicato, ma è un tuo diritto capire cosa stai pagando. Essere un consumatore consapevole ti permette di risparmiare e di far valere i tuoi diritti. Per una tutela costante e un supporto esperto in queste situazioni, puoi scoprire i servizi offerti da associazioni specializzate, come quelli inclusi nell’iscrizione che puoi approfondire sulla nostra pagina Altroconsumo Regalo.
